Adesso è del tutto chiaro, il motivo per cui tutti i consiglieri di opposizione hanno impedito la ripresa video della seduta della commissione tenutasi il 26 c.m. Cosi come pare evidente che continuare a discutere con questi signori è del tutto inutile e poco costruttivo sia per paese che ha bisogno di risvegliarsi dal quel torpore che lo ha caratterizzato in questi ultimi 20 anni che per i cegliesi che hanno la voglia e il desiderio di riappropriarsi di una città che non sentiva più sua. E' bene definire alcuni punti basilari per meglio chiarire la questione:
1) Nel progetto iniziale, ovviamene poi sottoposto a verifica e controllo degli enti preposti, il progettista ha fornito una visione del tutto personale su quella che potevano essere le possibilità per la riqualificazione dell’area in questione, inserendo in esso tutte quelle che erano le sue competenze e professionalità, (stiamo parlando di un tecnico che lavora in tutto il mondo e che non limita la sua professionalità a gestire condomini) (senza offesa per gli amministratori di condominio). A seguito di tale verifica, è emerso che seppur con parere favorevole della Soprintendenza, sarebbe stato opportuno revisionare alcune soluzioni progettuali adottate inizialmente tipo; il rivestimento delle gradonate “dell’anfiteatro” e la relativa sistemazione della pavimentazione antistante, ivi compresa alcune soluzioni relative al rivestimento delle superfici murarie. Tali revisioni hanno comunque portato alla redazione del progetto che successivamente sarebbe stato posto a base gara.
2) Per quanto concerne il progetto posto a base di gara, a mio avviso nessuno si è minimamente mai preoccupato di leggere gli elaborati progettuali (tavole grafiche, relazione tecnica, capitolato speciale d’appalto, elenco prezzi ecc.), nonostante l’accesso agli atti di alcuni consiglieri (meglio non far sapere i nomi per non intaccare la loro suscettibilità) perché se ciò fosse accaduto, molti di quei detrattori che si sono autoproclamati come ultimi ed estremi difensori del territorio, si sarebbero resi conto che l’intervento era suddiviso in due parti. Il primo era finalizzato solo ed esclusivamente alla riqualificazione dell’area, ristrutturando i vecchi terrazzamenti affinché si potesse riportare al primario e storico utilizzo del terreno interessato, destinando solo una sua porzione alla gestione diretta alla scuola internazionale di gastronomia per le coltivazioni di prodotti biologici per uso didattico. Il secondo invece era quello di dare una destinazione utile sull’appezzamento di terra pianeggiante a valle dei terrazzamenti, in maniera tale da renderlo fruibile per la cittadinanza affinché si potesse creare una struttura che favorisse l’aggregazione di concittadini associazioni e quant’altro. Anziché costruire un parcheggio cosi com’era stato consigliato da qualche consigliere, si è preferito optare per la costruzione di un anfiteatro per le ragioni su esposte.
3) In molti hanno già autoproclamato la morte dell’idea della costruzione dell’anfiteatro, in realtà non è così. Il rinvenimento di ulteriori terrazzamenti a seguito dell’esecuzione degli scavi di sbancamento del terreno a valle dell’area (previsti anch’essi dal progetto meglio precisare non si sa mai) così come ulteriori sondaggi per il rilevamento e l’accertamento delle presenza di reperti archeologici, fanno presupporre che sarà necessario eseguire una variante progettuale ove si provvederà o ad eseguire una rototraslazione o un’ulteriore ridimensionamento della gradonata dell’anfiteatro. Al momento in nessun caso o modo è possibile fare nessun tipo di previsione. Pare ovvio e fuori da ogni dubbi che se la dove dovessero affiorare altre magnificenze cosi come sono emerse fin ora (molte di queste già prevedibile, altre meno), l’intenzione di questa amministrazione era è sarà quella di preservare tali bellezze.
Alla luce di quanto su detto viene da chiedersi, ma il fior fiore di tecnici e di difensori della patria con le loro petizioni o proclami o interrogazioni cosa contestavano il progetto iniziale o i lavori appaltati o ancora peggio solo il redering esposto nella cartellonistica di cantiere??? Durante lo svolgimento dei lavori della commissione ho avuto la certezza che in molti si sono solo soffermati a visionare l’immagine esposta sul cartellone di cantiere. Tale certezza l’ho avuta quando qualcuno dei miei colleghi durante la seduta con stupore ha scoperto che già nel progetto originario era prevista la creazione di orti da affidare a chiunque volesse prendersi l’onere e l’onore di gestirli e che in secondo luogo si sarebbe provveduto alla costruzione dell’anfiteatro. Vorrei ringraziare l’Arch. Antonella Maggiore delegata a intervenire per nome per conto dall’Arch. Cucinella poiché in maniera egregia e molto professionale ha esposto tutti gli eventi che hanno caratterizzato sia la fase progettuale che esecutiva di questo intervento di riqualificazione che sta togliendo il sonno a più di qualcuno (ancora non sono riuscito a capire perché). Peccato però che non sia servito a niente perché, di fatto, l’ipocrisia non ha limiti né misure.
Consigliere comunale
Giuseppe Palma
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