Oggetto: Il Sindaco Caroli fa appello alla Asl per
riconsiderare la chiusura del servizio di screening mammografico a Ceglie
Vorrebbero
toglierci persino lo screening del carcinoma della mammella. Al fine di
migliorare il servizio, valutate sulla base dei primi 5 anni di esperienza di
screening mammografico nella Asl di Brindisi, la stessa Azienda sanitaria
decide di precludere la possibilità di poter usufruire di detto servizio a 3200
donne residenti nella città di Ceglie Messapica (target 50/69 anni).
Nella delibera
l’Asl scrive che la mammografia è un esame semplice, dai costi contenuti e di
efficacia dimostrata nel ridurre l’incidenza della malattia e di conseguenza,
stante alle dichiarazioni fatte, decide di chiudere il servizio a Ceglie.
Non può essere
la mancanza di medici radiologi a condizionare detta scelta, né la mancanza di
un mammografo digitale che potrà essere acquistato, oltre che per Ostuni, San
Pietro Vernotico e Brindisi, anche per Ceglie Messapica.
Ingolfare a dismisura
la struttura di Ostuni non è sicuramente la soluzione migliore immaginando cosa
accadrà all’interno dei laboratori di detto nosocomio. E tutto a discapito del
servizio.
La mia non è
una battaglia personale, non è una battaglia politica come altri stanno
facendo. La mia è una richiesta di rispetto verso una città che negli anni è
stata saccheggiata di tutti i servizi, ed è soprattutto una richiesta di
rispetto verso 3200 mie concittadine cui verrà preclusa la possibilità di poter
usufruire di un servizio importantissimo e fondamentale per diminuire il
rischio di incidenza delle patologie connesse.
A tal
proposito faccio una richiesta alla Direttrice dell’Asl, manager e donna : non
consenta che questo servizio ci venga precluso per motivi o condizionamenti
politici. La mammografia, come da voi ribadito in delibera, era, è e resterà un
esame semplice, dai costi contenuti e di efficacia dimostrata per ridurre
l’incidenza del carcinoma della mammella. Pertanto le chiedo l’immediata revoca
dell’atto deliberativo e l’immediata riconsiderazione del prosieguo del
servizio a nome mio ed in particolare delle 3200 donne residenti a Ceglie.
A tal
proposito chiederò alla stessa dottoressa Ciannamea un incontro immediato al
fine di addivenire alla soluzione auspicata.
Il
Sindaco
Luigi Caroli
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