martedì 21 aprile 2015

Le accuse di Ciracì sono soltanto delle calunnie

Agli Organi di stampa

Apprendiamo dello sfogo suicida del parlamentare cegliese relativamente all’allarme lanciato di promesse di posti di lavoro in cambio del voto, di minacce di licenziamento in caso di mancato voto al candidato prescelto e di candidature forzate di dipendenti da parte di un imprenditore.
Invece di porre attenzione sulla gravissima e inquietante questione, ha accusato, per deviare l’attenzione, in maniera sconclusionata e falsa, l’Amministrazione comunale.

1)    Non esistono candidati nelle nostre liste che siano lavoratori interinali del comune, a differenza di imprese schierate dalla sua parte che minacciano la perdita del posto di lavoro se i dipendenti non accettano la candidatura al consiglio comunale;
2)    Non esistono affidamenti diretti fatti in violazione della normativa vigente, invece esiste un conflitto di interessi enorme di un consigliere comunale della sua parte che ha sollecitato, pressato e sensibilizzato gli uffici comunali in relazione al trattamento di un’azienda da lui seguita professionalmente, la cooperativa Kalia, della quale compagine compariranno candidati, invece, nelle liste del candidato sindaco da lui sostenuto;
3)    E’ una calunnia il fatto dell’esistenza di rapporti di lavoro con la ditta COGEIR nati successivamente alle elezione di Luigi CAROLI a Sindaco, in quanto la ditta che gestisce il servizio RSU era già cliente da anni dello stesso sindaco e che l’affidamento dell’appalto era già avvenuto con l’Amministrazione FEDERICO.

Forte del ruolo parlamentare il Ciracì dimentica che le campagne elettorali non si fanno con le calunnie, le menzogne e le minacce ma con i programmi.
L’Amministrazione Caroli è l’amministrazione dei fatti e si propone di continuare a farli, lui rappresenta l’inconcludenza di un soggetto politico che pensa solo a se stesso e che è stato solo capace, in questi pochi mesi, di presentare interrogazioni e interpellanze parlamentari contro la sua Città.
La candidatura di un uomo di paglia non nasconde affatto che il parlamentare in questione abbia voluto sempre, da decenni, mettere le mani sulla città.

 Non ci riuscirà MAI
Maggioranza CAROLI


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